PNRR - In Veneto primo accordo anti-reati Regione-Gdf

Ok dai Comuni: con l’applicativo Treviso ha scovato 30 mln di crediti falsi

PNRR
di La Posta del Sindaco
08 Febbraio 2022

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il comandante regionale della Guardia di Finanza, generale Giovanni Mainolfi, hanno siglato un protocollo d’intesa che permetterà di prevenire e "predire" i reati in materia finanziaria legati agli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). La collaborazione si baserà su un applicativo, denominato Price, rodato negli ultimi due anni, il quale invece che ragionare su dati puri lo fa sulle informazioni, utilizzando algoritmi realizzati appositamente.

"E' un accordo unico a livello nazionale, - ha riferito Zaia - che porterà a una leale collaborazione per evitare truffe e sottrazioni di risorse pubbliche che dovrebbero creare lavoro e Pil. Lo stiamo collaudando in un contesto che porterà almeno 25 miliardi di euro a livello regionale. L'obiettivo è che le risorse siano effettivamente calate nei territori e prendano il corso della legalità. E come Regione puntiamo a qualcosa di più dei 25 miliardi del PNRR. Sono certo, infatti, che non tutte le comunità saranno in grado di investire tutte le risorse messe in campo e, alla fine, ci sarà un salvadanaio nazionale dove altri potranno andare ad attingere". Secondo Mainolfi, "ci apprestiamo a esplorare una nuova frontiera, che è una scommessa. Siamo i primi a proporre un modello per far sì che gli investimenti si trasformino in opportunità e finiscano in progetti seri, e non in banalità che si traducono in spesa improduttiva. Vorrei che il PNRR diventasse uno strumento per fare crescere il Paese e non per farci espropriare di qualche cosa che graverà poi sulle future generazioni".

Ok dall’Anci Veneto
Il protocollo piace all'Anci del Veneto. "E' un segnale positivo a tutela della legalità - dice il presidente dell’Associazione dei comuni, Mario Conte - che serve a garantire anche tutte le imprese che operano sul nostro territorio rispettando le regole. Il PNRR è un'opportunità per lo sviluppo e la crescita dei nostri territori come sistema, ma dobbiamo dare ai cittadini la piena e totale certezza che queste risorse verranno spese senza sprechi e contrastare con ogni mezzo le infiltrazioni. E il protocollo va in questa direzione e anche Anci Veneto sta lavorando per fornire agli amministratori un costante supporto nella costruzione dei progetti." Il Veneto da sempre "è un modello nella gestione delle risorse, lo testimonia il fatto che non ci sono comuni in dissesto - conclude -. E sul PNRR dobbiamo avere lo stesso rigore e la stessa capacità di portare a terra i finanziamenti dell'UE riuscendo a realizzare progetti ed interventi in grado di migliorare i nostri comuni ed i nostri territori rendendoli più moderni e vivibili".

Il protocollo e l’applicativo
Nello specifico, il documento - il cui obiettivo è assicurare un flusso reciproco di notizie utili e di dati al fine di una maggiore efficacia nel perseguimento dei rispettivi fini istituzionali - è mirato a favorire tutte le misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni degli interessi economici-finanziari connessi alle misure di sostegno e i finanziamenti che possono verificarsi a danno dell'Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali. La durata del protocollo è prevista fino al completamento del PNRR e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026. I controlli delle Fiamme Gialle si basano sulle analisi dell’applicativo informatico Price, che incrocia le informazioni di tutte le banche dati esistenti per intercettare violazioni o abusi. Nato a ridosso del lockdown, sulla base di banca dati Iperico residente presso il Mise, l'applicativo è riuscito ad intercettare già molti reati come le false compensazioni, gli abusi relativi al bonus edilizio, l'indebita percezione del reddito di cittadinanza. Treviso, ad esempio, ha spiegato l’esponente della Gdf, qualche settimana fa ha contestato 30 milioni di crediti di imposta, venduti alle Poste e poi resi cash e dati a soggetti che non dovevano percepirli.

La Posta del Sindaco

 

 

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